Lun. Nov 11th, 2024

Ricordate gli incendi inspiegabili di Canneto di Caronia di qualche anno fa? Bene, di inspiegabile non c’era proprio nulla, viceversa quegli incendi e quello che gli è stato costruito attorno fanno capire come funziona il mondo, o alcuni suoi aspetti.

Si è parlato di armi sconosciute dal mare, qualcuno ha parlato di fantasmi, altri hanno messo di mezzo gli UFO. I tanti espertoni della scienza, di quella scienza che non finirò mai di aborrire perché figlia di corruzione, magia e massonerie, non hanno saputo dare una spiegazione verosimile.

Qualcuno che sapeva forse c’era, ma quel qualcuno aveva interesse a tacere.

Nella stupida confusione complessiva è stato dato incarico all’Università di Messina di spiegare cosa stesse accadendo. Chiaramente l’università, espressione in quel momento della scienza, per proteggere il velo di infallibilità che a questa è stato dato, non poteva non dare una spiegazione. Non riuscendo a capire nulla ma dovendo tenere alto il nome della autoreferenziale scienza, si sono usciti dal cilindro una teoria scordata forse anche da chi la aveva creata, una specie di fulmini dal centro della terra che fuoriuscivano proprio li e facevano i dispetti, Non si sa perché questi famigerati fulmini uscissero soltanto li, in quella striscetta di terra, solo in quel momento, e perché poi sono spariti. Non importa, l’Università ha dato la sua risposta, e non credo sia stata gratuita. Magari chissà…. forse quella risposta la dovevano dare anche per qualche altro motivo, per richiesta di qualcuno, ma su questo non posso in alcun modo supporre nulla.

Fatto sta che i fantomatici fulmini dagli inferi avevano messo in crisi il mondo e la scienza aveva trovato la risposta. Ovviamente quella risposta andava bene, era arrivata dalla scienza, nessuno, ne il popolo ne le istituzioni, potevano mettere in dubbio.

La spiegazione a quei fenomeni è tanto semplice quanto ovvia e banale. Ho scritto anche al sindaco a quel tempo, ma figuriamoci se io potevo avere credito rispetto alla “scienza”.

Quella striscia di terra è attraversata dai binari del treno, il treno prende la tensione (3000Volt) dai cavi in alto e chiude il circuito dei motori sui binari che scaricano a terra. Per qualche motivo i binari si erano isolati tra loro, quella zolla di terra, ogni volta che passava il treno, agiva come un condensatore elettrico, accumulava carica. Il potenziale elettrico di quella zona saliva, creava quindi una tensione che spingeva la carica elettrica accumulata verso il resto del mondo. Immaginate un flusso d’acqua che riempie un palloncino, l’acqua scorre ma riempie temporaneamente il palloncino, se il palloncino ha dei buchi, l’acqua uscirà dai buchi.

La corrente quindi fluiva attraverso il motore del treno e ne permetteva l’azionamento, ma si accumulava in quella zolla di terra. Il potenziale di terra ti questa zona, che normalmente è a zero, si alzava di parecchi volt, tanto che la corrente finiva col risalire dagli impianti di terra delle case (il famoso filo giallo-verde). Gli impianti di terra servono infatti a scaricare eventuali cariche che dovessero interessare ad esempio le carcasse degli elettrodomestici. Salendo il potenziale di terra la corrente finiva con l’andare in direzione opposta, risaliva l’impianto di terra andando verso gli elettrodomestici e tutto ciò che era collegato a terra. Delle volte si collegano a terra anche gli infissi o altri elementi metallici oltre che ovviamente tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche. Dopo qualche secondo che la corrente fluiva in direzione inversa, i cavi si surriscaldavano e causavano incendi. I cavi di terra erano i primi a danneggiarsi, la corrente però cercava anche altre strade, magari anche perché i cavi di terra, nel ripetersi dell’evento, si rompevano o venivano scollegati. La scarica della corrente poteva interessate molte cose, dalle carcasse degli elettrodomestici ai tubi dell’acqua, tutto quello che poteva fare fluire la corrente da quella zona al resto del mondo poteva essere interessato. Ovviamente, oltre agli impianti di terra delle case, qualsiasi conduttore che unisse quella zolla di terra con zone limitrofe poteva diventare via di fuga per la corrente con le conseguenze più imprevedibili.

E’ chiaro che una situazione di queste crea fenomenologie anomale ovunque ci possa essere un passaggio di scarica di corrente. E’ chiaro pure però che qualcuno ha provato anche a specularci, per un paio di persone è infatti scattata la denuncia, cercavano d prendere i soldi dell’assicurazione per danni causati volutamente da loro stessi. Non è mancato poi manca qualche giocherellone o magari un reporter in cerca di scoop, che, magari brucia una asciugamano e scatta un paio di foto., un po” come i manichini in barella nell’era Covid.

Non credo che qualcuno si meraviglierebbe di scoprire che qualche responsabile delle FS sapeva, ma ha cercato di rimediare senza far capire la causa; ricollegata la messa a terra dei binari tutto si è sistemato. I danni causati da quell’evento, anche per le spese fatte nel cercare di trovare la “complicatissima” causa, sono stati molti e nessuno se ne sarebbe preso responsabilità molto volentieri.

Spero che un giorno la scienza venga ricollocata nella giusta prospettiva visto che oggi è diventata strumento di controllo del popolo al pari della politica, dei media e di tutte le istituzioni “democratiche”.

Riguardo il video dell’incendio alle Hawaii di cui c’è un fotogramma in copertina, altro video con il presunto laser che incendia la città, si tratta di un fake, non solo la fiammata inizia prima del presunto laser ma il presunto laser non sembra tale, sembra piuttosto un riflesso di un vetro o di una lente, magari un effetto creato di proposito, il colore e l’intensità seguono quelli della fiammata, mentre il laser dovrebbe avere colore ed intensità costanti. Non parliamo poi del fatto che questo laser delle volte si sdoppia…

Alle Hawaii il vento ed i diversi materiali usati per costruire le abitazioni e gli edifici hanno determinato l'”inspiegabile” scenario che ei è presentato.

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